Come creare una Landing Page per aumentare le conversioni online | Guida Pratica

La Landing Page, o pagina di atterraggio, è una pagina creata ad hoc, esterna al tuo sito, che ha un unico obiettivo: convertire.

A differenza delle varie pagine del tuo sito, che hanno lo scopo di informare, educare, intrattenere l’utente, la Landing Page serve per portare a casa i risultati: e non sto parlando di aumento della Brand Awareness, ma quelle che io chiamo vere e proprie conversioni, quindi nuovi lead, richieste di preventivo, richieste di informazioni sul prodotto o servizio, vendite online.

Perché usare una Landing Page?

La Landing Page è la pagina che serve per conquistare gli utenti ed esortarli ad una specifica CTA (Call-To-Action): non ci devono essere distrazioni, elementi dispersivi o rimandi ad altre pagine esterne, perché l’attenzione del tuo target deve rimanere su questa pagina. Hai pochi secondi di tempo per convincere il tuo interlocutore a compilare il form, ottenendo tu una conversione, in base ai tuoi obiettivi di business.

La Landing Page rappresenta il canale per eccellenza per fare Lead Generation: pensala come il contenitore dentro cui condurre gli utenti che arrivano grazie alla SEO o a campagne Social Media Ads, Google Ads, Bing Ads, Newsletter, DEM e raccogliere informazioni preziose su di loro, in primis l’indirizzo email.

Quando fai campagne ADV sui social o su Google, ad esempio, usare una Landing Page non deve mai essere un’opzione, ma una costante: indirizzare gli utenti sul sito sarebbe dispersivo, ancor più sulla pagina dei contatti, che solitamente racchiude diverse informazioni e non si concentra su una determinata CTA.

obiettivi-landing-page

Differenza tra Landing Page e Sito

Quando parlo con manager e imprenditori della necessità di creare una Landing Page per ottenere performance con campagne ADV, spesso mi dicono: “Ma abbiamo già la pagina Contatti sul sito: non possiamo usare quella?”

La domanda è assolutamente lecita, ma la risposta è “assolutamente no”! per alcuni due principali motivi:

  1.  la pagina Contatti del sito contiene in genere diverse informazioni, come la mappa per raggiungere l’azienda, numero di telefono, email, link ai canali Social, eventuale form di contatto (spesso con troppi elementi richiesti). Risulta dunque troppo dispersiva: non si richiedere un’azione precisa di conversione, ma è una pagina generica per contattare l’azienda per una qualsiasi ragione;
  2. una volta che l’utente atterra sulla pagina Contatti può decidere di non procedere in quel momento, ma di uscire da quella pagina e iniziare a navigare le altre pagine del sito. Ad esempio una persona che conosce ancora poco i prodotti o servizi di un brand, può scegliere di non contattare subito l’azienda ad esempio per richiedere un preventivo, ma decidere di soffermarsi di più sul reperire informazioni sul team aziendale, sulla sua storia, sulle pagine dei vari prodotti, finendo poi per non procedere con il contatto e valutare di farlo magari un un secondo step. Peccato: cliente probabilmente perso!

Ci sono infatti numerose differenze tra una Landing Page e un sito, proprio per la loro natura diversa:

  • il sito è la carta d’identità della tua azienda, visibile a tutto il mondo, sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro; la Landing Page, invece, è una pagina specifica, esterna al sito, creata con l’obiettivo di presentare un prodotto o servizio, evidenziandone i vantaggi e i benefici per l’utente, per raccogliere lead in target;
  • il sito ha una forte componente istituzionale e corporate, mentre la Landing Page promozionale;
  • il sito racchiude più pagine (Chi siamo, Contatti, pagine prodotti o servizi e così via); la Landing Page è costituita da una sola pagina;
  • il sito ha l’obiettivo di informare i visitatori sull’azienda e sui prodotti o servizi in modo trasversale; la Landing Page ha l’obiettivo di convertire.

differenza-landing-page-sito

Come creare una Landing Page: 5 elementi che ogni Landing dovrebbe avere

Ogni Landing Page deve essere:

  • unica: focalizzata su un solo prodotto/servizio e indirizzata ad un determinato target
  • originale: una diversa dall’altra
  • specifica: deve rappresentare la soluzione ad un problema specifico del target

Per convertire, ogni Landing Page dovrebbe sempre essere caratterizzata da alcuni elementi chiave che servono a far compiere la famosa CTA all’utente: al di là dell’aspetto grafico, questi punti sono trasversali a ogni tipo di Landing per qualsiasi settore di mercato.

Se quindi devi creare la tua Landing Page, ti consiglio di implementare tutti questi aspetti, ma sappi che puoi anche giocare con un tocco di flessibilità, testando elementi nuovi, modificandoli, facendo insomma alcuni A/B test (ma ricorda: quando fai test, modifica sempre solo un elemento alla volta, altrimenti non riuscirai a capire cosa rende performante la tua Landing).

Headline

È l’uncino che svolge due funzioni principali:

  1. attirare l’attenzione dell’utente
  2. fargli capire immediatamente che quel contenuto rappresenta la soluzione ad un suo specifico problema

Ogni titolo deve essere “catchy”, attraente e di impatto: ciò non significa tuttavia scrivere headline sempre super emozionali o basate sullo storytelling. A volte, infatti, funziona meglio un titolo descrittivo e dritto al punto piuttosto che uno più narrativo.

Cosa intendo?

Guarda la differenza tra questa headline più emotional: “Sei davvero soddisfatto del tuo lavoro o stai cercando qualcosa di nuovo e stimolante?” e questa più descrittiva “5 modi per trovare il lavoro adatto al tuo stile di vita“. Quale funziona meglio? Non saprei, bisognerebbe testarle entrambe.

Ecco un confronto di due headline, la A descrittiva e la B emotional di un nostro cliente B2B settore climatizzazione industriale: dopo test e attente analisi è emerso come, a differenza di quanto sostengono molti guru, in questo caso, sia risultata vincente la versione A, che punta sui vantaggi economici legati agli incentivi statali. Da non dimenticare, infatti, che il target in questione è il titolare di capannoni industriali dai 400 metri quadri in su, per il quale il risparmio e la convenienza rappresentano punti cruciali per la sostenibilità del proprio business.

come-scrivere-titoli-landing-page

Ci sono tuttavia alcune tipologie di titolo che ti consiglio di implementare, che nella mia esperienza professionale sono risultate essere più performanti rispetto a tante altre:

  • Usa i numeri

Perché? I numeri conferiscono un senso di concretezza e immediatezza:

Esempio: “5 modi per mangiare meglio”

  • Fai leva sul principio di immedesimazione

Quale modo per far capire al tuo pubblico che stai offrendo una possibilità per assecondare un preciso bisogno se non quello di farlo immedesimare in quella situazione specifica?

Tip: usa formule stilistiche come “Hai mai pensato di…?”, “E se ti dicessi che…?”, “Immagina di…”

Esempio: “Immagina di poter lavorare solo 4 ore al giorno”

  • Inizia con una domanda

Non solo cattura l’attenzione del tuo interlocutore, ma gli permette di riflettere, avviando una sorta di dialogo tra se stesso e i contenuti della tua Landing

Esempio: “Lo sapevi che la climatizzazione aumenta la produttività delle aziende?”

  • Spiega come puoi risolvere un problema

Aiutati come espressioni come “Come fare a…”

Esempio: “Come pulire casa in 30 minuti”

  • Racconta un aneddoto personale in una riga

Sii coinciso, è un titolo, ma cerca di riassumere cosa ti è successo: spesso funziona definire un problema che hai vissuto e poi, nel corpo del testo, fornisci la soluzione

Esempio: “Questo ero io a 15 anni.”

  • Scrivi i risultati (in numeri) di un caso studio

All’utente verrà voglia di continuare subito a leggere tutto il resto, per capire come hai fatto ad ottenere quei risultati e captare spunti per la propria strategia

Esempio: “+180% di vendite in 3 mesi grazie a Facebook Ads”

  • Usa le “power word” (scrivo “word” senza la -S finale, anche se è plurale, perché le parole anglosassoni che sono ormai diventate di uso comune in italiano, non vogliono la -S del plurale)

Hanno il potere di evocare una sensazione o scatenare un’azione, come la compilazione del form.

Alcune power word sono: testato, definitivo, gratis, eccezionale, limitato

  • Evita o limita al massimo l’uso di aggettivi e avverbi

Rendono la lettura poco fluida e più difficoltosa la comprensione, innescando a volte giri di parole senza senso. Il succo è sempre uno: vai dritto al punto e keep it short and simple!

  • Prediligi la positività rispetto alla negatività

Esempio: “Crea il tuo sito così” rispetto a “Non creare il tuo sito così”

Unbounce, infatti, ha condotto un test su tre landing page testando tre diverse headline, di cui due erano una focalizzata sul tono positivo e una si quello negativo. Quella con il senso di positività ha registrato oltre il 40% in più di conversioni, solo grazie al questa headline positiva.

titolo-landing-page

Fonte: Unbouce

Uno solo è il comune denominatore di tutti i titoli: ogni headline deve risolvere un problema al tuo interlocutore.

Sì, l’ho già detto, ma mi preme ribadirlo perché rispondere ad una necessità del target è la chiave per raggiungere i tuoi risultati.

Corpo del testo: focus su Vantaggi/Benefit

Il corpo del testo deve fare leva non tanto sulle caratteristiche del prodotto o servizio, o meglio, non solo su quelle come focus principale, quanto piuttosto sui vantaggi garantiti per la persona che decide di compilare il form e trasferire i propri dati (diamo ovviamente per scontato l’aspetto legale del GDPR e compagnia) all’azienda.

Esempio: invece di scrivere “Le nostre pompe di calore sono costituite da…, sfruttano una tecnologia avanzata,…” prova con “Grazie alle nostre pompe di calore permetterai ai tuoi lavoratori di essere più produttivi e ai tuoi macchinari di durare di più nel tempo grazie a temperature fresche in estate e calde in inverno“.

Nel corso della tua Landing Page puoi spiegare, sotto forma di punto elenco, i benefit, alcuni tratti distintivi del tuo prodotto o servizio, perché l’utente dovrebbe compilare il modulo e contattarti.

Presta molta attenzione agli elementi del Web Copywriting:

  • usa punto elenco o punto numerato: agevolano molto la lettura, rendendola fluida e veloce
  • metti in bold le parole-chiave, quelle per te strategiche (potrebbero essere aggettivi o sostantivi che evidenziano vantaggi/peculiarità di ciò che stai offrendo)
  • evita di sottolineare parole o frasi, perché l’utente potrebbe scambiarli per link e rimanere poi illuso quando prova a cliccarvi sopra
  • non scrivere in maiuscolo: online equivale ad urlare
  • sfrutta la suddivisione in paragrafi e lo spazio bianco, così da conferire agio e respiro al testo, quindi a chi legge
  • puoi scrivere un paragrafo con un colore differente o in una dimensione del font più grande rispetto al resto del testo per conferirgli un’importanza particolare

Trovi un esempio palese qui sotto:

corpo-del-testo-landing-page

Tip: fai un’analisi online per capire come parla il tuo target, quale linguaggio utilizza. Evita tecnicismi o espressioni gergali, sceglie espressioni e terminologia che usa il tuo pubblico di riferimento.

Come fare?

  • Vai su Google e cerca all’interno dei forum discussioni su quella tematica, esempio “climatizzazione industriale forum”.
  • Naviga all’interno dei gruppi social, come Facebook o Linkedin
  • Cerca su piattaforme di Q&A, come Quora o Reddit
  • Digita, nel campo di ricerca dei vari social, la keyword, esempio “#climatizzazioneindustriale”

Osserva:

  • chi sono gli utenti che parlano di quella tematica? (Guarda i profili e le bio, analizza cosa pubblicano sulle loro bacheche Social)
  • quale linguaggio usano?
  • parlano anche dei competitor?
  • adottano certe espressioni particolari?

Tu dovrai parlare la stessa lingua della tua audience, così da rendere il tuo messaggio più comprensibile, empatico e vicino alla realtà quotidiana del tuo potenziale cliente.

Visual

Che siano immagini o video o entrambi, ricordati di inserire elementi visivi che siano in grado di:

  • mostrare meglio che puoi i tuoi prodotti o, nel caso di servizi, illustrarli in modo dettagliato, per abbattere quelle barriere dovute al device tecnologico che non consentono di toccare con mano un prodotto
  • creare empatia tra azienda e interlocutore
  • raccontare un po’ di sé al target di riferimento, ad esempio inserendo un’immagine del team o un video che spiega chi sei e perché stai offrendo proprio tu quel prodotto/servizio

creare-immagini-landing-page

Se opti per le immagini, mi raccomando, non usare quelle di banche immagini: sono molto simili tra loro, si trovano ormai dappertutto in rete, sono finte. Privilegia sempre immagini vere e reali dei tuoi prodotti o, in caso di vendita di servizi, ti suggerisco di usare immagini di tuoi casi studio o di te stesso/a o comunque rappresentative del tuo business.

Come scegliere le immagini per la tua Landing Page

  • Usa immagini vere e reali (l’ho appena detto, non voglio essere ridondante).
  • Assicurati che le immagini non diano fastidio al layout. Può capitare, ad esempio, di vedere immagini che oscurano o sovrastano il testo, rendendolo così non leggibile.
  • Se scegli una persona, secondo alcuni studi, è meglio che il suo sguardo si rivolga verso l’azione che vuoi far compiere al tuo utente. Del tipo: hai inserito il form di contatto a destra; lo sguardo della persona è bene che sia rivolto verso il form di contatto. Questo perché l’occhio di guarda/legge tenderà a seguire lo sguardo dell’individuo sulla Landing: indirizzeremo così, quasi inconsapevolmente, il focus del nostro potenziale cliente dove vogliamo noi: il form.
  • Controlla sempre la visuale da mobile: in genere la maggior parte delle visite alla Landing arriva proprio da smartphone. Controlla sul tuo Google Analytics.

Guarda questa immagine tratta da Wordstream: le mappe di calore mostrano come gli utenti, guardando il volto del bambino, puntano tutta la loro attenzione sul testo subito a destra, proprio dove sta guardando il piccolo:

mappe-di-calore

Form

È il modulo di contatto presente in ogni Landing Page.

Presta molta attenzione, prima di crearlo, alle informazioni che sono per te davvero essenziali da raccogliere, tenendo bene a mente che meno info chiedi, maggiori probabilità hai che l’utente compili il form perché gli chiedi meno sforzi.

Ti riporto un caso personale: un nostro cliente voleva a tutti i costi sapere, oltre a nome, cognome, email, telefono e città (sono già tanti campi richiesti!), anche il settore dell’azienda, le dimensioni del magazzino, come altezza e lunghezza. Abbiamo testato la landing con questi moduli insieme ad un’altra landing con meno moduli, sono quelli davvero necessari.

Indovina un po’?

Quando abbiamo tagliato tutti i campi non necessari, le conversioni sono aumentate del 20%!

Un altro consiglio: evidenzia sempre e comunque i campi obbligatori con un asterisco, perché eviti incomprensioni  e ottimizzi il flusso di compilazione dell’utente.

Un altro cliente pensava fosse ridondante e inutile inserire l’asterisco, visto che tutti e i soli campi presenti nel form della su Landing erano obbligatori, non c’erano campi facoltativi, quindi disse: “È ovvio che sono obbligatori, ci sono solo questi!”

Implementando anche tool come Clarify di Microsoft e Hotjar, ci siamo resi conto come gli utenti si soffermassero tanto, troppo tempo, con il mouse o con il dito (a seconda del dispositivo usato) proprio sui campi da compilare, rimanendo inattivi per minuti…

CTA

La Call-To-Action deve essere unica e con un solo obiettivo: far compiere quell’azione specifica all’utente.

Ogni CTA si compone di due elementi:

  • bottone
  • copy

Il bottone cta

Ecco consigli utili per creare un bottone che “si fa cliccare”:

  • usa un colore diverso rispetto a quello del copy al suo interno
  • conferiscigli la giusta rilevanza, in termini di grandezza, lunghezza e spessore
  • testa sia un colore omogeneo rispetto al brand kit della tua azienda (quindi se i tuoi colori sono il nero, il rosso e il grigio, testane uno di questi), sia colori completamente diversi da tutto il resto proprio per attirare subito l’occhio su questo elemento così importante

Guarda la differenza tra questi due bottoni: GetResponse, tool di Email Marketing, usa lo stesso azzurro pantone del brand kit; Alfio Bardolla, imprenditore e coach, opta invece per un colore diverso dal suo, che è l’arancione, scegliendo il verde.

Osserva come in questo secondo caso il bottone sia probabilmente ancora più evidente, proprio perché di un colore in netto contrasto con tutto il resto.

call-to-action-landing-page

Il copy

  • Usa l’aggettivo “mio” all’interno del testo della tua CTA piuttosto che il “tu”.

Interessante un A/B test di Unbounce grazie cui è emerso come la formula con “mio/mia/miei” avesse registrato +90% di click-through-rate

Prova quindi formule del tipo: “Scarico ora la mia copia gratuita” anziché “Scarica ora la tua prova gratuita” oppure “Mi iscrivo al corso” anziché “Iscriviti al corso”.

Va però detto che non si tratta di una regola matematica, ma i risultati di uno studio su un caso specifico: il mio consiglio è quindi quello di partire da questi test, già validati, ma poi di effettuare tu stesso nuovi A/B test per capire cosa funziona meglio per la tua situazione.

  • Enfatizza il vantaggio/beneficio per l’utente ad iscriversi: perché dovrebbe compiere l’azione? Cosa otterrebbe in cambio? Inserisci parole magnete che ti aiutano in questo intento, come “ora” (vantaggio del qui e ora, del subito), “gratis” (vantaggio economico).
  • Opta per la specificità, in modo da rassicurare l’utente.

Esempio: se la CTA desiderata è l’iscrizione alla newsletter, scrivi “Mi iscrivo gratis”, non “Scopri di più”. Ancora: se la CTA è il download di un coupon per gli acquisti online usufruibile entro le 24 ore, scegli una formula del tipo “Voglio acquistare al 50% di sconto ORA” oppure “Usa ORA”, non “Scarica”.

  • Fai leva su verbi forti (mostrare, scoprire, prenotare, ricevere, acquistare, ottenere, partecipare, solo per citarne alcuni) abbinati ai vantaggi.

Instapage riporta come un brand abbia generato quasi l’80% di conversioni cambiando il copy della CTA da uno generico (“Free download”) a uno specifico (“Show me to attract more customers”, con evidenza di benefit e azione (e anche un copy più lungo di quello inefficace, alla faccia di chi dice che il copy, online, deve essere sempre breve!)

Riprova sociale

Hai presente l’efficacia del passaparola?

Ti fidi di qualsiasi persona o di chi ha già provato quel prodotto o servizio?

Quanto influisce sulla tua decisione d’acquisto leggere recensioni positive?

Ecco, la riprova sociale ha l’obiettivo di convincere l’utente a procedere con l’azione: si tratta di recensioni scritte, video-recensioni, qualsiasi forma ti risulti più congeniale. A patto, però, che:

  • il testo della recensione o del video sia esaustivo e veritiero (non una marketta costruita a tavolino per intenderci)
  • siano presenti nome e cognome del recensore, per assicurare il lettore della veridicità della fonte (iniziamo a combattere contro le recensioni fake, che non servono a nulla…)
  • sia presente la foto del recensore (potrebbe essere l’immagine del profilo dei Social)
  • abbiamo chiesto per iscritto l’autorizzazione a pubblicare la recensione all’autore (meglio consultare un Avvocato)

recensioni-landing-page

Creare una Landing Page con WordPress

In realtà creare una Landing Page su WordPress è molto semplice: crea una nuova pagina e avrai il tuo contenitore vuoto.

Ciò che distingue la Landing da altre pagine del tuo sito sono tutte le caratteristiche viste fino ad ora, soprattutto all’inizio di questo articolo.

Tra i page builder WordPress che ti suggerisco di utilizzare ci sono:

  • Thrive Architect: decisamente completo, ma non adatto a chi è alle prime armi
  • Elementor (lo usiamo spesso). In particolare, nella versione a pagamento, ti consente anche di lavorare con le CTA, con i moduli di contatto e altri aspetti fondamentali per una Landing.
  • Visual Composer

Lato plugin, invece, prova a testare:

  • WordPress Landing Pages, grazie cui partire da alcuni template disponibili
  • WP Landing Kit (a pagamento), prezioso se devi creare Landing su diversi domini e non vuoi ogni volta installare WordPress

Creare una Landing Page Gratis

Canva

Tool disponibile sia nella versione gratuita che a pagamento, consente di creare ogni tipo di visual e grafiche senza avere conoscenze di Photoshop e compagnia.

Puoi disegnare ex novo il tuo template o sceglierne uno tra quelli già disponibili.

Consigliato se sei alle prime armi e/o vuoi creare da solo/a la grafica della tua Landing.

Wix

Famoso strumento per creare siti web in autonomia, senza il supporto di un programmatore, consente, allo stesso modo, di creare e mettere online Landing Page. Scegli uno dei template già disponibili.

Mailchimp

Una della più famose piattaforme di Email Marketing: tra le varie opzioni, permette anche di creare Landing.

Consigliato per chi ha poca dimestichezza con grafica e programmazione. Semplice e veloce da utilizzare.

GetResponse

Anche GetResponse è un ottimo servizio di Email Marketing, che sta lanciando anche diversi prodotti per chi ha un E-commerce.

Facile e funzionale la creazione di template per Landing Page.

Leadpages

Tool per eccellenza per creare Landing Page, grazie anche a features avanzate.

Si basa su un sistema Drag&Drop, che consente di lavorare con efficacia in tempi rapidi.

Molto consigliato a chi crea numerose Landing ed è già un po’ esperto in materia.

Mailerlite

Simile a Leadpages come meccanismi e funzionalità, ne rappresenta una valida alternativa.

A/B testing

La prima cosa importante che devi sapere è che quando fai A/B test, devi cambiare un solo aspetto per volta, altrimenti non capirai mai perché la Landing 1 registra tassi di conversion e migliori della 2: qual è stata la modifica che ha impattato positivamente?

Il secondo tip che voglio condividere con te è la tracciabilità: tieni traccia di tutti i cambiamenti che apporti. Puoi segnarli in Trello, in un documento Word, in Excel (come fanno i giapponesi, che usano file Excel enormi in cui segnano, volta dopo volta indicando la data, le modifiche e gli aggiornamenti), in Note, dove preferisci.

In tal modo, avrai sempre sott’occhio tutto l’iter e potrai eventualmente replicare la strategia per altri brand per valutare se ciò che hai fatto può essere utile anche in altre situazioni oppure no.

Come condurre A/B test in modo semplice e analizzare solo i dati che contano davvero?

  1. Pianifica fin da subito quale elemento vuoi testare per primo: ad, esempio, potrebbe essere il titolo della Landing
  2. Definisci un periodo di tempo sufficientemente valido per verificare il tuo test: ti consiglio di attendere almeno un paio di settimane se promuovi la Landing con le Ads e un paio di mesi se lavori di SEO
  3. Sfrutta un tool di test, come Optimizely, VWO.

Come promuovere la Landing Page

Nessuno arriverà mai sulla tua pagina se non farai un’adeguata promozione.

Devi selezionare attentamente i tuoi canali, considerando:

  • dove è presente il tuo target
  • qual è il budget che hai a disposizione
  • entro quando vuoi ottenere risultati

Mi spiego meglio.

La SEO ti permette di posizionare la tua Landing per determinate keyword in un lasso di tempo medio-lungo, ma, una volta acquisite certe posizioni sui motori di ricerca, se hai lavorato in modo professionale, sei informato sugli update di Google, non ha possibilità di incorrere in qualche penalizzazione, rimarrai facilmente in quella posizione in prima pagina. Come a dire… Vero, ho impiegato più tempo, ma ora mi godo i risultati.

Le campagne sui social così come su Google o Bing, ad esempio, ti permettono di ottenere conversioni in un tempo decisamente più breve rispetto alla SEO, ma, una volta che spegni le campagne, magari perché il budget è esaurito, anche i risultati smetteranno di arrivare.

Sta a te capire qualche può essere la modalità di promozione migliore: il mio suggerimento è quello di testare più canali possibili, così poi da capire quale funziona meglio, concentrarti solo su quello, investendo tutto il budget sul più performante.

Come ottimizzare la tua Landing Page: consigli pratici SEO

  1. Scrivi Titolo SEO e Meta Descrizione in modo opportuno, ricordando di inserire la keyword principale all’inizio del titolo. Considera che title e description sono importanti anche per il punteggio di pertinenza su Google Ads perché se la parola chiave usata su Google Ads, la ritroviamo nei meta tag SEO, il punteggio potrebbe essere più alto, quindi potresti pagare meno il costo per clic.
  2. Utilizza correttamente Heading tag 1, 2 e così via, seguendo la formattazione SEO: il risultato sarà una pagina composta da titolo 1, titolo2, eventuali titoli 3 e 4 e paragrafo come corpo del testo.
  3. Studia gli intenti di ricerca per rispondere alle domande degli utenti: la keyword research rappresenta la base da cui partire. Aiutati con strumenti professionali, come Semrush, Ubersuggest o AnswerThePublic.
  4. Scrivi un contenuto utile a chi legge e originale: ormai scontato ribadire che nessun contenuto deve essere duplicato, per evitare penalizzazioni.
  5. Utilizza Schema.org per far comprendere meglio ai motori di ricerca la semantica della pagina e aumentare le probabilità di uscire con i rich snippet nei risultati di ricerca.
  6. Attenzione alle performance: il tempo di caricamento della pagina deve essere veloce, da un lato per fini SEO, dall’altro per soddisfare i tempi rapidi di apertura richiesti dagli utenti.

Social Media Ads

In base ai social network su cui è presente la tua azienda e a dove è attivo il target (attenzione: “attivo”, cioè dove il tuo target non solo è presente, ma usa i social, quindi posta, commenta, compie determinate azioni), puoi creare delle strategie di Social Media Advertising: Facebook Ads, Instagram Ads, Twitter Ads, Pinterest Ads, Linkedin Ads, Tik Tok Ads e così via.

Per mia esperienza, Linkedin Ads è il social più costoso in termini di rapporto risultati/budget: l’ho testato sia nel B2B che B2C su settori anche molto diversi fra loro, ma, al di là del fatto che un CPC medio costa sui 7/8€, quindi il budget richiesto per lavorare è molto oneroso (non meno di 100€/giorno), le conversioni non sono mai state degne di nota. Forse eccezion fatta per il mondo del noleggio automotive.

Tik Tok Ads interessante, ma per un certo pubblico e un certo segmento di mercato.

Facebook&Instagram Ads sono i canali che regalano a me e ai miei clienti sempre grandi soddisfazioni: risultano ottimi per spingere una Landing, grazie anche all’investimento richiesto che è tutto sommato contenuto. A volte ho lavorato con 10€ al giorno (talvolta anche 5€/giorno!) e ho sempre ottenuto conversioni significative sia lato quantità che qualità.

In questo caso, ad esempio, ho usato Facebook Ads, per un’azienda energia rinnovabile, ambito B2B, per ottenere conversioni (in questo caso richieste di preventivo) sponsorizzando una Landing Page: direi risultati ottimi, considerando il budget di 30€ al giorno e un timing di dieci giorni.

facebook-ads-lead-generation

Alcuni consigli per creare campagne Social Media efficaci:

  • studia il tuo target in modo approfondito: fai listening online, monitora la rete per capire chi parla di te online, come, dove e perché, aiutandoti con tool di Social Media Monitoring, come HootSuite, Brand24, SocialMention, Talkwalker, Brandwatch
  • scegli con cura i posizionamenti: se stai lavorando su un brand nuovo, lascia posizionamenti automatici, così da valutare quale risulta essere più efficace. Poi però togli quelli o troppo costosi o che non portano conversioni e concentrati solo sugli altri.
  • Non partire prevenuto/a sulla lunghezza del copy: non è vero che un copy corto funziona sempre meglio di uno lungo. E non è vero che l’utente ha sempre poco tempo/poca voglia si leggere. Ho testato come, se si tratta di comunicare un prodotto o servizio high-spending, l’utente preferisca un copy lungo, che spieghi i motivi per i quali varrebbe la pena acquistare quel prodotto o servizio.
  • Fai A/B test tra più inserzioni, modificando un solo elemento alla volta. Ad esempio: stesso copy, ma immagini diverse; stessa immagine, ma copy differente; stesso copy e immagine, ma CTA diversa.

Google Ads

Le campagne su Google rappresentano un altro ottimo alleato per far decollare una Landing Page.

Gli step per ottimizzarle al meglio sono:

  • ricerca delle keyword
  • studio dei CPC e annunci dei competitor (aiutati con Semrush)
  • creazione di annunci persuasivi e completi di informazioni
  • quando scrivi il copy, assicurati di riportare formule espressive e parole presenti anche sulla landing: l’utente deve trovare subito coerenza del messaggio
  • punta sui vantaggi/benefit per l’utente
  • evita ogni forma di fraintendimento, quindi scrivi copy precisi, specifici ed esaustivi
  • inserisci una CTA forte e univoca
  • gioca bene le tue carte in fase di bidding
  • monitora costantemente il tuo CPC rispetto al mercato e ai competitor

google-ads-landing-page

Landing Page: un esempio utile per iniziare

Ecco una Landing creata per uno dei nostri clienti (considera che mancano le recensioni, su cui stiamo lavorando):

landing-page-esempio

Quali sono i punti di forza?

  1. Tutto il visual è in linea con l’immagine coordinata del brand
  2. I due bottoni CTA sono molto visibili rispetto a tutto il resto
  3. Nel copy della CTA viene usata una power word: “senza impegno” (fa leva sul principio della reciprocità, secondo cui non ti chiedo nulla, ma è facile che tu ti senta invogliato a compiere un’azione)
  4. Il titolo fa leva sul vantaggio principale che è il benefit maggiormente apprezzato dal target (lo sappiamo grazie ad un’analisi sulla Buyer Persona), vale a dire gli incentivi statali
  5. Il form richiede solo 4 dati obbligatori, tutti evidenziati con l’asterisco, onde evitare fraintendimenti. Per assecondare le esigenze di una cerchia di potenziali clienti, abbiamo inserito anche l’email e il numero di telefono.
  6. Tutto il testo in alto, nel paragrafo iniziale, fa immedesimare l’utente e rimarca i vantaggi principali della climatizzazione industriale: non ci sono descrizioni tecniche del prodotto, ma una rappresentazione mentale dei benefici che il prodotto garantisce al potenziale cliente (benessere per i lavoratori e per i macchinari).
  7. Quasi in fondo alla Landing vengono ancora sottolineati i principali 7 vantaggi per convincere chi ancora è restio alla compilazione del modulo.
  8. Sono presenti immagini vere del prodotto già installato.

Conclusioni e Take-away

  • Se devi spingere un determinato prodotto o servizio, non basarti sul sito istituzionale, ma crea una Landing ad hoc: una Landing per ogni prodotto o servizio
  • Parla il linguaggio del tuo target
  • Presta attenzione al copy: persuasivo, realistico, dritto al punto
  • Inserisci immagini o video veri
  • Non dimenticare le recensioni
  • Lavora sulla CTA e fai test per capire quale funziona meglio
  • Fai A/B test, modificando un solo elemento, e tieni traccia di ogni cambiamento
  • Non pensare che ciò che funziona per una Landing, sia efficace anche per una successiva: nonostante ci siano aspetti di base comuni, validi in modo trasversale, fai sempre test su test

Iscriviti alla nostra
Newsletter.